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Carteggiatura molto difficile dei fondi

05/12/2023

Un problema da sempre presente nella verniciatura industriale del serramento è la carteggiatura dei fondi

Un problema da sempre presente nella verniciatura industriale del serramento è la carteggiatura dei fondi, siano essi trasparenti oppure specifici per il ciclo laccato e dunque bianchi coprenti.

Siccome la funzione propria di un fondo è quella di riempire le piccole imperfezioni del legno e di costruire uno spessore adeguato, in maniera che la sua carteggiatura con abrasivi possa generare quella superficie liscia che il mercato richiede è normale che su questa caratteristica si costruisca la formulazione del prodotto.

Per poter carteggiare facilmente un fondo, questo deve essere facilmente frammentabile dall’azione dell’abrasivo e questa caratteristica è fortemente influenzata dal tipo di resine ma soprattutto dalla quantità di cariche inserite in formulazione; maggiore è la quantità di cariche inserita, maggiore sarà la facilità con cui si riesce a frammentarlo ma, d’altra parte, minore sarà la sua compattezza.

Per capire cosa succede, facciamo l’esempio di un getto in calcestruzzo. Per ottenere un getto molto compatto si inserirà molta polvere di cemento (le resine della vernice) e poca ghiaia.

Se invece avremmo esagerato mettendo troppa ghiaia nell’impastatrice, ecco che il getto risulterà poco compatto e molto friabile, esattamente come succede nei fondi molto carteggiabili.

Purtroppo, come tutti sanno, un getto cementizio poco compatto e friabile, nel tempo si disgrega e risulta poco stabile con possibile formazione di crepe e fessure.

Immaginiamo allora un edificio che poggi i suoi muri su una fondazione friabile. Quanto potrà reggere all’usura del tempo?

La stessa domanda se la pongono tutti i giorni i formulatori di prodotti per serramenti, arrivando alla conclusione che i prodotti di fondo devono essere sufficientemente friabili ma assolutamente compatti e plastici.

Cosa significa “fondo plastico”?

provate a staccare un residuo di pellicola da un vecchio barattolo di prodotto uguale a quello che state utilizzando. Questo residuo deve essere stato creato almeno da 4 settimane, tempo minimo per permettere ai coalescenti plastificanti di evaporare. La possibilità di piegare fino a 180°, oppure arrotolare e spiegazzare questa pellicola senza che si spezzi, è sicuramente un buon indice di plasticità. Ovviamente non riuscireta a misurare il suo allungamento a rottura, ma facilmente riuscirete a capire che non si tratta di un prodotto rigido. Se provate a fare la stessa cosa su tutti i prodotti disponibili sul mercato, scoprirete che la pellicola creata da molti prodotti presenti sul mercato, già piegandola a 90°si spezza in tante schegge.

Nella realtà questo significa che quando questi materiali rigidi saranno applicati sul legno, i piccoli movimenti del supporto romperanno il film, con tutti i problemi relativi conseguenti (assorbimento d’acqua e sfogliamento).

Ecco perché sui serramenti esterni è bene lavorare con un fondo plastico ed imparare a carteggiarlo senza difficoltà.

Ecco alcuni consigli utili per chi lavora con un fondo plastico:

1. La quantità di fondo applicato influenza in maniera sensibile la sua carteggiabilità. Una quantità eccessiva rende la carteggiatura molto complicata. È fortemente consigliato leggere sempre con attenzione la scheda tecnica e non esagerare con gli spessori applicati.

2. La carteggiatura di un fondo plastico richiede una carta tagliente con abrasivo non troppo sottile.

3. La velocità di carteggiatura non deve essere troppo elevata; le resine sono infatti termoplastiche e quando si riscaldano diventano più “gommose” ed il film difficile da frammentare.

4. La polvere di un fondo plastico, quando riscaldata e pressata, tende ad incollarsi e fondersi sullo strato appena carteggiato. Le macchine di carteggiatura devono essere dotate di aspiratore ed i dischi devono essere forati per catturare con efficienza la polvere ottenuta dall’abrasione del fondo.

5. Il fondo plastico, per migliorare la sua attitudine alla carteggiatura, necessita di una buona essiccazione. Meglio attendere qualche ora in più piuttosto che accelerare la lavorazione.

Vuoi scoprire nel dettaglio come applicare i consigli sopra esposti? Scrivici a info@straudi.it per avere un supporto tecnico sempre al tuo fianco