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Superficie ruvida al tatto

08/02/2024

Cause e soluzioni

Altro difetto spesso contestato dal mercato è una superficie ruvida al tatto. La ruvidità viene evidenziata sia in fase di consegna ed installazione dei serramenti, quando l’acquirente prova ad aprirli e spontaneamente accarezza le superfici, sia in fase di pulizia del serramento post installazione, perché alcune piccole parti dello strofinaccio usato nella pulizia rimangono impigliate nelle asperità.

In questo caso la ruvidità superficiale riguarda più comunemente i legni di latifoglia, dove a differenza della venatura abbiamo il poro del legno, situazione morfologia difficile da gestire nel processo di verniciatura. Ciò premesso, altre cause possono essere altrettanto importanti per la comparsa del difetto e di seguito le vediamo riassunte in tre principali argomenti:

  • Carteggiatura poco efficace nella verniciatura di legni porosi, quasi sempre perché viene applicato uno strato insufficiente di prodotto (cicli con intermedio a pioggia o immersione) o perché la carteggiatura del fondo viene effettuata in maniera incompleta.
  • Polvere di verniciatura che si deposita sul lato opposto a quello verniciato (overspray), che si verifica in concomitanza con un’essiccazione troppo rapida (eccessiva aspirazione della cabina) o per problemi di carica elettrostatica del prodotto.
  • Piccole bollicine invisibili ad occhio nudo oppure piccole impurità contenute nella vernice, che riescono a superare la barriera dei filtri.

COME SI RISOLVE IL PROBLEMA DELLA SUPERFICIE RUVIDA:

a) difetto causato da ciclo di verniciatura non sufficientemente riempitivo:

Il ciclo di verniciatura non sufficientemente riempitivo in verità non è la causa, perché in definitiva analisi la superficie ruvida è causata da una preparazione poco accurata del legno; il bordo del poro non tagliato di netto ma sfibrato dall’azione degli abrasivi porta alla formazione di piccoli trucioli in corrispondenza del calice del poro, che si approfondiscono nel poro e che vengono sollevati dall’azione rigonfiante della vernice. Per risolvere il problema vanno evitati e per fare questo la prima azione è quella di sostituire la carta abrasiva con un nastro nuovo e con una grana 180. Se fosse possibile cambiare processo di levigatura, la carteggiatura con nastri trasversali o con platorelli porta ad un cambiamento radicale della qualità di preparazione del legno e ad un miglioramento immediato. Un grande beneficio, seppur costoso, è quello di bagnare la superficie prima della carteggiatura finale, da fare a mano con levigatrici portatili.

Qualsiasi sia la soluzione possibile, è comunque necessario intervenire sulla carteggiatura.

Dopo aver migliorato la qualità di carteggiatura, siccome la verniciatura di latifoglie porose richiede di applicare uno spessore adeguato di vernice, ottenibile solo con un fondo per l’applicazione a spruzzo, è consigliato sostituire l’intermedio applicato a pioggia con intermedio applicato a spruzzo ed applicarne la corretta quantità, prima di effettuare una carteggiatura con abrasivi affilati grana 180

b) superficie ruvida a causa di overspray:

se la ruvidità coincide con la presenza di polvere di carteggiatura incollata sul film, bisogna intervenire su due fattori, sia migliorando il processo di aspirazione, parzializzando il flusso verso la cabina ed evitando una spirazione troppo vorticosa, spesso causa del difetto. Sperimentalmente si può verificare la corretta aspirazione ed è sufficiente che il flusso di aria venga risucchiato da una distanza di alcuni metri dalla cabina. Altro possibile problema è una carica elettrostatica che si sviluppa sulle superfici durante le fasi di levigatura del fondo. In questo caso l’utilizzo di specifici panni antistatici da passare sulla superficie prima della verniciatura porta a miglioramenti sensibili.

Altra possibilità è quella di rallentare l’essiccazione, dando modo alla polvere di fondersi insieme al film liquido precedentemente applicato. A questo scopo è utile chiedere al produttore di vernici un additivo ritardante per consentire allo strato bagnato applicato precedentemente di rimanere liquido e permettere così alla polvere di “fondersi” insieme.

c) Superficie ruvida per la formazione di bollicine

In alcune condizioni limite, quando ad esempio la quantità d’aria inglobata nel film è eccessiva, oppure quando i tempi di essiccazione sono troppo rapidi, l’aria contenuta nel film non riesce ad essere evacuata e rimane all’interno del film.

Le microbolle d’aria contenute nel film creano delle puntinature e delle piccole asperità che si traducono in una elevata ritenzione dello sporco ed una superficie non liscia.

Se nonostante le azioni preventive il difetto si manifesta come si può risolvere?

Se la superficie verniciata è ruvida, un semplice ma efficace rimedio è quello di strofinare il retro della carta abrasiva sulla superficie ruvida.

Le piccole imperfezioni si schiacceranno, lasciando un film liscio e senza problemi evitando la costosa riverniciatura di tutti i pezzi. Questo rimedio funziona ovviamente se la ruvidità è avvertibile ma non troppo evidente. In ogni caso vale sempre la pena di provare questa soluzione perché molto semplice ed economica. Nel caso in cui la soluzione con la carta non funzioni, sarà necessario carteggiare la superficie con abrasivo affilato ed applicare un nuovo strato di finitura.

 

ADDITIVI NECESSARI PER PREVENIRE E RISOLVERE IL PROBLEMA

Additivo per rallentare l’essiccazione del film.

STRUMENTI NECESSARI IN REPARTO

  • Lente a ponte
  • panno antistatico
  • abrasivo antistatico per la levigatura del fondo
  • fumo artificiale per la verifica dell’aspirazione della cabina